Hildegard von Bingen (1098-1179) è una figura straordinaria del XII secolo, che ha lasciato un segno indelebile nella musica sacra e nella cultura medievale. Monaca benedettina, filosofa, mistica e compositrice, Hildegard è stata una delle prime donne a emergere come compositrice riconosciuta della musica occidentale. Nata in una famiglia nobile, fu destinata alla vita monastica fin dall’infanzia. A soli otto anni (o forse quattordici, secondo alcune fonti), fu mandata al monastero di Disibodenberg sotto la guida di Jutta di Sponheim, dove trascorse quasi 40 anni. Le sue visioni mistiche, che iniziò ad avere a tre anni, influenzarono profondamente la sua vita e le sue opere. Hildegard è nota per la sua vasta produzione musicale, che include oltre 70 composizioni tra inni, antífoni, responsori e il famoso dramma musicale “Ordo Virtutum”. Queste opere sono raccolte nel “Symphonia Armonie Celestium Revelationum” e sono caratterizzate da melodie libere e elaborate che si distinguono dalla musica liturgica contemporanea, spesso più semplice e confinata a una sola ottava. Il suo lavoro non si limitava alla musica: Hildegard scrisse anche importanti trattati teologici, testi di medicina naturale e un ampio epistolario. Tra le sue opere più celebri vi sono “Scivias”, “Liber Vitae Meritorum” e “Liber Divinorum Operum”, che mescolano visioni spirituali con riflessioni scientifiche e filosofiche. Hildegard considerava la musica come un mezzo divino di comunicazione, capace di riflettere le voci degli angeli e la purezza del canto di Adamo prima della caduta. Per lei, la musica possedeva una forza morale capace di risvegliare le anime e guidarle verso la rettitudine.